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Cosa pensano gli agenti immobiliari italiani del 2016?

Cosa pensano gli agenti immobiliari italiani del 2016?

Il 2016 inizia, per gli agenti immobiliari italiani, con uno slancio ottimistico.

Il 60% degli agenti immobiliari italiani pensano che il 2016 confermerà il volume di affari dell’anno appena trascorso; che visto l’andamento del mercato in continuo ribasso degli ultimi anni, lo consideriamo un pronostico molto positivo.

Il 20% vede il 2016 con un miglioramento del mercato immobiliare italiano. Questa tipologia di agenti immobiliari è molto ottimista e crede che nel 2016 si fatturerà di più e più velocemente.

Il 20% invece, nonostante le notizie e i dati statistici, rimangono del parere che il mercato non migliorerà e che nel 2016 guadagneranno di meno.

Gli ottimisti, che pensano che il mercato immobiliare 2016 migliorerà, identificano come fattori influenzanti:

–  Maggiore disponibilità delle Banche ad erogare
–  Miglioramento dell’economia in generale
–  Crescita e aggiornamento professionale
–  Tecnologia e innovazione

E tu che cosa pensi del mercato immobiliare italiano nel 2016?

La consapevolezza del giusto valore di una casa.

La crisi del mercato immobiliare è stata lunga ma finalmente abbiamo intrapreso la via d’uscita, con una leggera flessione in ribasso dei prezzi e un aumento delle transazioni.

 

Continua la difficoltà nella vendita di case di bassa qualità

Si prevede invece, una maggiore difficoltà per la vendita degli immobili di bassa qualità, che nonostante il mercato stia migliorando continuano a rimanere sul mercato per molto tempo e arrivano a trovare l’acquirente solo dopo consistenti ribassi sul prezzo iniziale.

 

Il mercato della prima casa sarà più vivace.

Il mercato che interessa l’acquisto della prima casa sarà più vivace  ma anche per quelli che vogliono acquistare una casa come investimento si potranno avvantaggiare di ottimi immobili a prezzi contenuti.

 

Il giusto valore di mercato.

E’ importantissimo che tutte le case devo essere immesse sul mercato al prezzo di mercato, e per questo è importante la scelta del giusto agente immobiliare per stimare il valore corretto.

Se questa operazione di valutazione viene sottovalutata e ci stimiamo l’immobile da soli sarà facile correre il rischio di non trovare mai un acquirente.

 

 

Dopo la crisi maggiore consapevolezza del valore dell’immobile

L’esperienza maggiore che questa crisi immobiliare ci ha regalato è la consapevolezza del reale valore di mercato di una casa. 

Per i prezzi immobiliari nel 2016 ci aspettiamo una contrazione minima e per alcuni immobili si manterrà costante, mentre le case vendute potrebbero raggiungere le 500 mila unità.

Il mercato immobiliare nelle città più grandi continuerà il trend positivo di compravendite già iniziato nel 2015, sperando che possa trascinare anche i capoluoghi e l’hinterland.

L’emozione di vivere in una casa sull’albero.

Chi di noi non ha sognato almeno una volta di costruire una casa sull’albero?

Penso che sia stato il desiderio di tutti ma oggi è diventato realtà.

 

In Giappone l’Architetto Takashi Kobayashi  in collaborazione con lo studio Hiroshi Nakamura NAP Architects ha realizzato questo sogno costruendo la casa sull’albero più grande del sol levante. 

 

Takashi Kobayashi è famoso nel mondo per essere stato il primo architetto ad aver dedicato la sua crescita professionale, in modo prevalentemente esclusivo, alla progettazione di case sull’albero. Pensate che negli ultimi 15 anni, ne ha costruite più di 100.

 

Il nome di questa fantastica casa sull’albero è Kusukusu (il nome deriva kusu-no-ki, che è il nome giapponese di albero della canfora) e si trova a Atami nell’ Hotel di lusso  ”Risonare Atami Resort”.

 

La casa sull’albero è stata edificata su una canfora di tre secoli alta più di 22 metri e per realizzarla Kobayashi si è servito di tecniche di scansione 3D, che hanno permesso di creare una struttura d’acciaio alla base della costruzione senza interferire sullo sviluppo dell’albero secolare.

 

Se l’idea di vivere su una casa sull’ albero a contatto con la natura  ma con tutti i comfort ti incuriosisce, il Giappone ti aspetta.

Tutte le novità per le agevolazioni fiscali sulla casa.

Tutte le novità per le Agevolazioni fiscali 2106 per l’acquisto  prima casa.

Legge di Stabilità per il 2016 ha ampliato le possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali per  chi voglia acquistare un immobile destinato ad abitazione principale. 

E necessario vendere la vecchia casa prima di comprarne una nuova o entro l’anno dall’acquisto della successiva. L’Agenzia delle Entrate ha precisato che tale credito d’imposta spetta al contribuente anche nell’ipotesi in cui proceda all’acquisto della nuova abitazione prima della vendita dell’immobile preposseduto.

 

Il bonus 1° casa spetta inoltre anche nel caso in cui il nuovo acquisto sia imponibile a IVA nonché nel caso di nuovo acquisto a titolo gratuito (con donazione o successione). Nell’atto di donazione o nella dichiarazione di successione con cui si acquista il nuovo immobile in regime agevolato deve sempre risultare l’impegno della vendita dell’immobile precedentemente posseduto entro l’anno. Il credito d’imposta è stato riconosciuto però solo per quegli acquisti effettuati dal 1° gennaio 2016. L’agenzia delle Entrate ha fornito anche alcuni chiarimenti su un’altra misura introdotta dalla Stabilità 2016. Ovvero la possibilità di detrarre dall’IRPEF una percentuale dell’importo corrisposto per il pagamento dell’IVA in relazione all’acquisto (effettuato entro il 2016) di un’abitazione residenziale, di classe energetica A o B e ceduta dalle imprese costruttrici. Tale detrazione pari al 50% dell’imposta dovuta sull’importo dell’acquisto è ripartita in 10 quote costanti nell’anno in cui sono sostenute le spese e nei 9 periodi d’imposta successivi. E’ necessario in ogni caso che il pagamento dell’IVA avvenga nel periodo di imposta 2016.

 

Riguardo al regime della cedolare secca esso è consentito solo per gli immobili abitativi locati con finalità abitative. L’ambito applicativo della cedolare secca è stato poi esteso anche ai contratti di locazione stipulati nei confronti di cooperative edilizie. E’ inoltre stata stabilita una riduzione dal 15% al 10% dell’aliquota applicata ai contratti a canone concordato, i quali sono stati stipulati nei Comuni sia in stato di emergenza sia ad alta tensione abitativa sulla base di accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini.